Flower 58

giovedì 29 dicembre 2016

Collaborazione Kamelì

Ciao a tutte ragazze, oggi vi voglio parlare di un laboratorio artigianale che mi ha chiesto qualche tempo fa se avessi piacere a provare qualche prodotto tra quelli che producono.
Sto parlando di Kamelì, laboratorio con sede a Pisa, che propone cosmetici reperibili in diversi punti vendita elencati sul sito, caratterizzati dalla presenza di fitocomplessi e ingredienti lavorati con metodi artigianali, senza la presenza di ingredienti dannosi e che personalmente evito nei cosmetici, quali paraffina, parabeni, peg, etc.
I cosmetici Kamelì sono racchiusi in diverse linee, con caratteristiche differenti. I nomi di queste linee sono tutte ispirate ai fiori, troviamo quindi Orchidee, composta interamente da prodotti per il viso, Ninfee, con prodotti viso e labbra, Gigli Marini, con prodotti detergenti di vario tipi,sia per viso che per corpo, Primule, composta da prodotti da utilizzare sul corpo, Agrifogli, la linea sviluppata per rispondere alle esigenze degli uomini, e altri prodotti non appartenenti a nessun'altra linea, in quanto oli e burri non lavorati.
Potete trovare QUA il link al loro sito, in cui scoprire meglio i prodotti citati e gli altri proposti.


Il primo prodotto di cui vi parlo appartiene alla line Gigli Marini, in particolare si tratta di una Marmellata da doccia nella versione Frutti di Bosco (disponibile anche nella versione fiori di loto e corallo, e arancio e cannella).


Cosa sono le marmellate da doccia? Si tratta di prodotti per la detersione, solitamente del corpo, che non hanno la solita consistenza fluida dei bagnoschiuma, o solida delle saponette, ma come indica il nome, di una sorta di marmellata. La consistenza è dunque gelatinosa, contenuta in un barattolo di vetro da 200 ml con chiusura ermetica, e viene venduta al costo di euro 8,90.


Come prima cosa non posso non descrivervi il profumo di questo prodotto, che trovo assolutamente delizioso: dolce, fruttata, che ricorda appunto i frutti di bosco e le fragole.
Ho utilizzato questa marmellata nella vasca da bagno, sia con l'aiuto di una spugna che massaggiandola con le mani, avendo sempre l'accortezza di prelevare la dose singola con l'aiuto di un cucchiaino e non con le mani bagnate, per evitare di far entrare piccole parti di acqua nel barattolo. Non posso che definirmi soddisfatta da questo prodotto: non mi ha creato alcun problema nel suo utilizzo, che il profumo e il colore rendono particolarmente gradevole. La profumazione rimane infatti sulla pelle anche dopo aver terminato il bagno.


Il potere schiumogeno non è troppo elevato, e nonostante la consistenza più corposa rispetto ad un classico bagnoschiuma è necessaria comunque una dose abbastanza consistenza di prodotto, in quanto la parte più liquida si consuma facilmente. Trovo che un prodotto simile possa essere un'idea anche per rendere più piacevole il momento del bagno dei più piccoli, essendo un prodotto dal colore accattivante e dalla profumazione golosa.


Il Detergente della linea Gigli Marini è un prodotto cremoso dal colore bianco, contenuto in un flacone di plastica in dose da 150 ml, venduto al prezzo di euro 13,50 


La prima constatazione che ho potuto fare su questo prodotto, prima ancora di provarlo sulla pelle, riguarda ahimè la scomodità dell flacone stesso. Si tratta infatti della classica confezione che diversi prodotti in crema hanno, che solitamente riscontro funzionale ma che in questo caso trovo fatta in una plastica particolarmente rigida che rende difficoltoso l'atto di premere il corpo della confezione per far fuoriuscire il prodotto, soprattutto dopo qualche utilizzo quando il livello del prodotto si abbassa. Ho dovuto quindi tenere il flacone sempre capovolto, cosa che trovo un po' scomoda visto che la parte superiore è ovviamente più stretta rispetto alla base.


Passando all'efficacia e alla sensazione sulla pelle del prodotto, che ha una delicata profumazione, molto piacevole, posso dire che deterge con dolcezza la pelle: personalmente preferisco sempre usare questi prodotti dopo aver lavato il viso con acqua calda, soprattutto se sono molto truccata: sciogliendosi il trucco si rimuove più facilmente, ed è necessario meno prodotto oltre che un minor sfregamento sulla pelle, pur usando io pannetti in cotone molto delicati sulla pelle.


Basta poco prodotto per rimuovere facilmente le tracce di trucco ed impurità, e nemmeno a  lungo andare ho riscontrato imperfezioni sulla pelle o qualche cambiamento spiacevole: non crea secchezza e non provoca quella fastidiosa sensazione di pelle che "tira". Un prodotto che ho apprezzato sia nell'uso che nell'inci, di cui ovviamente vi lascio la foto, ma che così come ricevuto non riacquisterei per via della confezione che rende appunto complicato il momento in cui si preleva. Sarei a tal proposito curiosa di sapere con altre persone che hanno utilizzato questi prodotti se hanno riscontrato la stessa cosa, o se il mio è magari solamente un flacone leggermente più rigido degli altri.


L'Acqua Micellare della stessa Linea Gigli Marini è contenuta nello stessa flacone del detergente sopra descritto, in dose da 150 ml di prodotti, venduta al prezzo di euro 10,50.


Pur essendo apparentemente lo stesso flacone che contiene anche il detergente, non ho riscontrato le medesime difficoltà per via della densità acquosa di questo prodotto, che faceva si che semplicemente inclinando la confezione questa si depositasse sul dischetto di cotone senza bisogno di premere il flacone. Il prodotto si presenta come un liquido colorato (nel mio caso giallo), profumato quasi di agrumi.


Purtroppo non mi sono trovata particolarmente bene questa volta, pur essendo uno dei prodotti che più mi incuriosiva. Ho trovato la profumazione non particolarmente gradevole, soprattutto una volta applicato sulla pelle, ma questa è ovviamente una percezione molto soggettiva (come del resto tutte quelle descritte, positive o negative che siano). La stesura sulla pelle è piacevole, fresca e rapida, tipica di ogni acqua micellare, e rimuove le tracce di impurità con delicatezza, senza essere però troppo efficace sui residui di trucco più resistente, come può essere il mascara, l'eyeliner o delle matite dalla mina particolarmente dura. I principali problemi li ho però riscontrati nei momenti successivi l'applicazione sulla pelle: ho avvertito infatti qualche bruciore in zone che normalmente non sono soggette a particolare sensibilità, e la pelle mi è apparsa poco idratata, con una sensazione di pelle che tira piuttosto fastidiosa.


Specifico, come ormai  ripeto spesso, che la pelle del mio viso è piuttosto sensibile ma che ultimamente è molto migliorata grazie all'utilizzo di prodotti validi e con ingredienti adatti, ma non appena entra in contatto con formulazioni o singoli ingredienti che mal tollera, questa reagisce subito così come descritto, pur essendo reazioni che per fortuna durano per poco tempo. Ho quindi avuto qualche difficoltà ad utilizzare il prodotto, risciacquando sempre accuratamente il viso e stendendo subito una crema viso lenitiva.
Sul web non ho trovato altre recensioni in cui si evidenziavano tali difficoltà nell'utilizzo, dunque immagino sia una reazione che ha manifestato solo la mia pelle particolarmente delicata.


Altri prodotti che ho ricevuto e che sto utilizzando con grande piacere sono i burri di cacao.
Si tratta di stick contenenti 8 ml di prodotto, venduti al prezzo di euro 3,50.
Due le versioni che ho ricevuto, entrambe della linea Ninfee, che contiene una terza versione di questi stick, Mou.


L'inci di questi prodotti è lo stesso per le due versioni ricevute, quindi il mio giudizio è comune ad entrambi e differisce più che altro per la profumazione degli stessi. Lo stick non è troppo solido, si scioglie perfettamente a contatto con il calore delle labbra, e anche se inizialmente la superficie risultava leggermente granulosa, a tal punto da graffiare leggermente, con il tempo questa si è ammorbidita, rendendo l'applicazione gradevole.


Ho trovato questi prodotti davvero validi, molto nutrienti sulle labbra, dal finish un po' lucido, dettaglio che magari non farà impazzire gli uomini, ma che personalmente non trovo eccessivo. Penso infatti che siano un ottimo prodotto da usare anche di notte, momento della giornata in cui la lucidità del prodotto non crea problemi, e dunque consiglierei questi stick anche agli uomini, nelle versioni magari meno femminili, come potrebbe essere quella More e Mirtilli.
La versione Cipria è caratterizzato infatti da una fragranza delicata, molto femminile, quasi talcata, che personalmente gradisco non essendo troppo forte, pur trattandosi di note olfattive che solitamente non cerco nei prodotti e che è facile mi nausino se mal dosate o se virano a note troppo dolci.
La versione More e Mirtilli è invece perfettamente descritta dal nome stesso: un burrocacao che sa di buono, una fragranza golosa che piace anche ai bimbi, senza che si avverta come troppo zuccherosa o infantile. La classica fragranza che abbinerei alla marmellata di mirtilli, si tratta questa della versione che decisamente preferisco tra i due provati!


Gli altri prodotti di cui vi parlerò in seguito sono stati da me provati grazie a minidosi, e quindi posso posso esporre la mia opinione in maniera piuttosto incerta, basata su pochissimi utilizzi.


Lo Scrub Viso Detergente con Perle di Jojoba è l'unico che ho identificato facilmente tra quelli ricevuti in minisize, che non riportano indicazioni della linea a cui appartengono. Su questo posso segnalarvi che viene venduto in flacone da 150 ml, al costo di euro 12,00.
Ho ricevuto questo prodotto in dose sufficiente a garantire l'utilizzo per 4 o 5 volte, in un piccolo flacone dalla plastica piuttosto rigida, dalla quale si prelevava comunque facilmente grazie alla consistenza piuttosto liquida. Si presenta infatti come un gel molto leggero e fluido, con al suo interno tantissime particelle di colore verde acceso, da versare sul palmo della mano in piccola quantità e da massaggiare poi sul viso con movimenti circolari, risciacquando poi con acqua.


Personalmente ho trovato questo prodotto (nello specifico le particelle), non particolarmente delicato sulla pelle, ma sicuramente questo dipende anche dalla mia pelle molto sensibile a questo tipo di prodotto. Riesco infatti a usare maggiormente i prodotti esfolianti se cremosi, mentre in questo caso la parte acquosa era davvero molto leggera, e non mi consentiva un uso sulla pelle ottimale e delicato come avrei voluto.
La profumazione è gradevole e si risciacqua facilmente con acqua, senza alcun tipo di fastidio, che tuttavia non ho neanche voluto rischiare di provare, effettuando un massaggio davvero molto blando.

La crema mani contenuta in minisize è stato un altro prodotto che ho veramente faticato ad usare, a causa della plastica che rendeva praticamente impossibile il dosaggio del prodotto semplicemente premendo sul corpo del flacone. E stato quindi necessario svitare il tappo del piccolo contenitore per poter prelevare direttamente con dita il prodotto.


Questo è successo senza dubbio per via della sua consistenza particolarmente corposa, che non mi è dispiaciuta anche se solitamente preferisco prodotti più leggeri. In particolare è un prodotto che va dosato con attenzione in quanto se applicata in dosi eccessive risultava poco comoda da far assorbire velocemente, e sebbene molto nutriente trovavo questo fatto poco piacevole. Applicando invece poco prodotto per volta si ottiene comunque una buona idratazione della pelle, con la possibilità eventualmente di riapplicare in un secondo momento un'altra dose di prodotto. La crema è delicatamente profumata, con note floreali che rimangono sulla pelle anche dopo diverso tempo: nel complesso è un prodotto che mi ha abbastanza soddisfatto, non la migliore crema mani mani provato ma senza dubbio un prodotto valido!


La crema viso e il siero sono due prodotti che ho utilizzato nel corso di brevi viaggi, insieme: in questo caso la comodità di minisize è indubbia, e la dose all'interno era perfetta per il mio soggiorno fuori casa non troppo lungo. Purtroppo non so bene indicare di quali prodotti nello specifico si trattino, in quanto l'etichetta applicata è piuttosto generica e non indica nemmeno la linea; magari l'azienda riuscirà comunque a darmi questa informazione attraverso le foto, con un commento a questo post.


La crema viso si è rivelata piuttosto pesante per il mio viso: ho avvertito subito la consistenza come piuttosto corposa, trovandola poco confortevole da stendere sulla pelle e soprattutto da fare assorbire, caratteristica che mi ha piuttosto incuriosita avendo io la pelle del viso tendenzialmente secca.
Ho quindi preferito utilizzarla per la notte, in cui la sensazione non mi ha infastidito e anzi ha contribuito a far trovare la pelle morbida e idratata il giorno dopo. Si tratta di una crema piuttosto profumata, a differenza del siero che ho trovato meno forte come profumo, e anche meno pesante sulla pelle. La consistenza di quest'ultimo è infatti quella classica di un siero, leggero, fluido e quindi di facile assorbimento.


Sul momento lascia la pelle leggermente appiccicosa, pur massaggiando bene il prodotto, ma poco dopo la sensazione sparisce, lasciando la pelle fresca e senza alcun fastidio, idratata con un prodotto che trovo perfetto per il giorno e che ho usato anche facendo seguire un trucco completo sul viso.

Questa è stata la mia esperienza con Kamelì, azienda che ho visto crescere molto ultimamente anche nel sito e nella pagina, accogliendo diversi consensi proprio per questi prodotti adatti alle diverse esigenze di età e di pelle.



Ringrazio quindi tanto l'azienda che mi ha gentilmente fatto scegliere alcuni prodotti che più mi incuriosivano, che vi ricordo ho provato e recensito tenendo conto della mia personale esperienza soggettiva, senza ricevere compenso dall'azienda, che leggerà la mia recensione imparziale e frutto della mia opinione, non influenzata in alcun modo dalla stessa azienda.

Avete provato questi prodotti? Che cosa ne pensate?
Condividete, se vi va, le vostre opinioni!

                                   Lalla


lunedì 12 dicembre 2016

Impacco per capelli ai semi di Loto (Phool Makhana)

Ciao a tutte ragazze, in questo articolo vi voglio parlare di un ingrediente che ho ricevuto qualche tempo fa da Zenstore (vi lascio QUA il link al sito qualora non lo conosciate), che mi ha dato l'opportunità di utilizzare alcuni prodotti che difficilmente si trovano nei negozi.


Uno di questi, che ho impiegato appunto per questa preparazione, sono i semi di loto, che Zenstore propone in vendita in busta trasparente da 50 grammi, venduta al prezzo di euro 2,99, talvolta scontato. Si tratta solamente di semi di loto, riportati negli ingredienti come Nelumbo Nucifera Seeds.

Si presentano come piccole palline leggerissime, la cui consistenza è simile a quella del polistirolo, dalla forma irregolare, con piccole parti scure ancora attaccate, e un profumo delicato che non saprei a che cosa paragonare. Nascono dalla pianta di Nelumbo Nucifera, originaria dell'Asia Minore, più comunemente Loto, conosciuta soprattutto per i bellissimi fiori che si trovano a livello dell'acqua, essendo questa una pianta acquatica.



E' una pianta i cui fiori vengono utilizzati sia per cibarsene, che per utilizzo cosmetico.
Contiene magnesio, potassio, sali minerali, e tanti altri componenti utili che rendono questi semi validi alleati ampiamente utilizzati fin dai tempi antichi.
Vengono utilizzati inoltre per il loro potere antiossidante, astringente, antisettico, e tantissimi altri usi che è possibile approfondire nella scheda tecnica del sito Zenstore.

Personalmente mi sono però discostata dall'uso che ho letto sul sito, volendo provare ad impiegare questo ingrediente anche sui capelli, pur non essendo un utilizzo citato sul sito.
Ho valutato infatti che nel peggiore delle ipotesi l'utilizzo da me messo in atto non avrebbe dato buoni risultati, e sarebbe stato sufficiente non ripeterlo. I semi di Loto infatti non hanno particolari controindicazioni, e sono infatti utilizzabili anche dalle donne in stato di gravidanza.

Ho provato a preparare quindi un impacco per capelli, prodotto in piccole dosi, per un uso estemporaneo.


Cosa ho utilizzato;

  • Semi di Loto;
  • Olio vegetale (io ho scelto quello di cocco);
  • Idrolato di santoreggia;

Come prima cosa trovo sia doverosa l'indicazione sulle dosi di quanto utilizzato.
Trattandosi di un vero e proprio esperimento ho dovuto correggere le dosi nelle diverse volte in cui ho provato a fare questo impacco: inizialmente ho prelevato pochi semi pari a circa 15 grammi di prodotto, ma non è stato sufficiente per i miei capelli lunghi e folti, successivamente ho raddoppiato la dose, arrivando a circa 40 grammi di semi.
Ho utilizzato poco olio vegetale, circa un cucchiaio per 40 grammi di semi, poco meno con la quantità minore utilizzata inizialmente. Proverò comunque nei prossimi giorni anche omettendo questo ingrediente, dal momento che la quantità è minima (non proverò invece ad aumentarla, essendo i miei capelli facilmente reattivi a quantità eccessive di oli).
L'idrolato di santoreggia è stato da me scelto sia per sfruttare le proprietà della pianta (è infatti una pianta con potete astringente, antisettico e purificante), ma soprattutto per profumare il prodotto finale, che non ha un odore particolarmente gradevole. E' possibile quindi utilizzare anche altri tipi di idrolati, o anche infusi dall'odore gradevole, se non veri e propri oli essenziali che apporteranno allo stesso modo le proprietà.

La preparazione di questo impacco è semplicissima.
Come prima cosa ho tagliato grossolanamente i semi di Loto con l'aiuto di un coltello a lama seghettata, quindi li ho tritati con un frullatore per romperli grossolanamente: in questa fase è importante più che altro ridurre le dimensione, senza che sia necessario polverizzarli del tutto.



A questo punto ho utilizzato un recipiente capiente in cui ho versato i semi di Loto e l'idrolato, che è possibile inserire o puro o allungato con acqua. La quantità va proporzionata alla dose dei semi di Loto, occorre ricoprire la polvere e i semi tritati, senza però eccedere nella quantità di acqua. Personalmente preferisco unire poca acqua inizialmente, ovvero la quantità giusta per coprire gli altri ingredienti ma senza farli galleggiare, e poi aggiungerla successivamente.
In questa fase infatti la polvere e i semi di loto dovranno semplicemente idratare, assorbendo l'acqua e quindi diventando di una consistenza piuttosto morbida, proprio per la quantità di acqua inglobata.
E' necessario quindi lasciare a riposare i semi di Loto con l'acqua (o idrolato che sia) per 4-5 ore, facendo riposare il composto con della pellicola trasparente.  questo punto sarà necessario frullare il composto con un minipimer, per permettere alle parti più grossi di ridursi di dimensioni.


Possiamo quindi iniziare unire poca altra acqua, per rendere più cremoso il composto, e alla fine unire olio vegetale a scelta, e oli essenziali se lo si desidera. E' normale che le parti scure rimangano visibili, così come che il composto sia in alcune parti fluido e in altre più denso, ma questo non creerà problemi (o almeno a me non l'ha fatto) durante l'applicazione.

Come utilizzare questo impacco?
Dopo aver lavato i capelli, a capelli ancora umidi, dopo aver tamponato l'eccesso di acqua, ho suddiviso la testa in sezioni, come faccio sempre per agevolarmi l'applicazione degli impacchi, quindi ho steso con le mani (ma si può fare anche con un pennello) tutto il composto ottenuto, sulla lunghezza dei capelli. Ho quindi raccolto i capelli in pellicola da cucina, e lasciato in posa per circa un'ora, con un asciugamano sulla testa per mantenere calda la testa.
Trascorso questo tempo di posa non ho dovuto fare altro che rimuovere la pellicola e sciacquare con abbondante acqua calda, per eliminare sia la parte più cremosa ma anche quella con pezzi più consistenti: non ho riscontrato difficoltà in questo passaggio infatti, che ho effettuato a testa in giù come sempre.

I risultati?
Personalmente ho riscontrato risultati simili a quelli apportati da alcune erbe come il Fieno Greco, ma più morbidi al tatto. Mentre con alcune erbe ayurvediche la sensazione nell'immediato è infatti quasi di capello secco, in questo caso ho riscontrato grande morbidezza al tatto, con capelli molto leggeri e per nulla appesantiti dalla presenza di olio, per il quale consiglio di evitare di applicare l'impacco anche sulla cute.
Suggerisco quindi, come aggiunte da effettuare qualora vogliate provare insieme a me a migliorare questo impacco, l'utilizzo di erbe ayurvediche singole o in sinergia, yogurt bianco per rendere il tutto più cremoso, o qualora vi rendiate conto che il prodotto finale ottenuto non è sufficiente a coprire l'intera chioma, l'aggiunta di un prodotto districante come può essere una maschera o anche un classico balsamo non troppo pesante.

A seguito dell'asciugatura, che ho effettuato come mio solito utilizzato pochi prodotti di styling, i miei ricci sono risultati molto morbidi al tatto, e anche se non particolarmente definiti, di una morbidezza tale da non necessitare di molti altri prodotti (io ho scelto di usare solo poco gel di aloe sulle punte).


Spero di avervi dato con questo articolo una semplice modalità di utilizzo per questi semi poco conosciuti, impiegati più che altro in cucina, poco in cosmesi specialmente se intesa come prodotti per capelli: se vi va fatemi sapere che cosa ne pensate di questa preparazione, che sicuramente continuerò a preparare affinando la tecnica e gli ingredienti inseriti!

                         Lalla


mercoledì 7 dicembre 2016

Purobio Cosmetics: ombretti, primer, mascara e pennelli

Ciao a tutte ragazze, in questo secondo articolo vi mostro i restanti prodotti lanciati poco tempo fa da Purobio Cosmetics, che mi ha inviato in due tempi diversi i prodotti di cui vi parlo.
Qualora vi dovesse interessare anche il primo articolo, che vi ricordo parla dei prodotti labbra (ovvero le otto matite e gli otto rossetti), vi lascio QUA il link in cui poterlo leggere.


Oggi parliamo dunque degli altri prodotti, e inizio subito non perdendo altro tempo.


I primi prodotti di cui vi parlo sono accessori, nello specifico tre pennelli. Come indicazione generale che accomuna tutti e tre i tipi di pennelli, e anche gli altri presenti di questa azienda, vi ricordo che i pennelli Purobio sono fatti in Italia, dermatologicamente testati, e fabbricati con setole sintetiche in filato DERMOCURA.


Pennello N. 10 - BbCream Sculpting Tapare.

Questo primo pennello è specifico per il viso, adatta in particolare per l'applicazione della Bbcream, ma valido anche se impiegato per la stesura di prodotti in crema, dalla consistenza meno fluida. 


Si presenta come un pennello che dal manico nero, non il logo dell'azienda che diventa poi dorato nella parte che accoglie e racchiude le setole, che trovo siano di una morbidezza unica, piuttosto morbide, che come promesso lavorano alla perfezione non solo la Bbcream, ma anche il fondotinta di questa stessa azienda, sebbene questo sia di consistenza molto diverso. 


Particolare attenzione pongo alle setole dei pennelli, essendo questi l'anima del pennello stesso: questo pennello riprende un pennello kabuki già presente di questa azienda, ma a differenza dell'altro questo presenta la parte finale delle setole con una forma affusolata, non tagliata. Di una morbidezza uniche, queste setole, tagliate come descritto, sono perfette per l'applicazione di prodotti cremosi, ma anche in polvere, per lavorarli facilmente con movimenti che risulteranno veramente piacevoli con questo strumento, che è diventato un valido alleato per me, pur avendo già prodotti simili. Le setole infatti coccolano la pelle rilasciando la giusta dose di prodotto, e la loro consistenza non troppo morbida fa si che queste mantengano comunque la loro forma durante l'utilizzo, rendendo l'intera applicazione totalmente soddisfacente.

Pennello N. 09 - Rounded Angled.

Si tratta di un pennello adatto per applicare e sfumare l'ombretto, dalla forma tonda, obliqua e arrotondata in punta. 



Le setole sono morbide il giusto per permettere una sfumatura comoda e senza alcun fastidio, ma dalla rigidità tale da permettere la lavorazione ottimale sia di prodotti in crema che in polvere. La grande qualità di questi pennelli rende poi possibile un utilizzo ben più ampio di quello che definirei più convenzionale:  questo pennello è infatti adatto anche per la realizzazione di contouring e per l'applicazione di terre e correttori di qualsiasi genere. 



Personalmente ho preferito l'utilizzo di prodotti in polvere con queste setole, che hanno lavorato facilmente e con precisione.

Pennello N. 08 - Sfumino Morbido Fiamma.
Il pennello n. 08 mantiene, così come gli altri pennelli provati, grande qualità nelle setole e nei dettagli di fabbricazione, con una linea elegante e pratica da usare. 



La forma e le caratteristiche delle setole lo rendono perfetto per effettuare sfumature sia estese che in piccole zone, se lavorato in maniera pulita con precisione, e anche in questo caso abbiamo un prodotto estremamente versatile per l'utilizzo che è possibile farne, e per la tipologia di prodotti che lavora: ho testato questo pennello sia sulle polveri, con ottimi risultati, ma anche con prodotti cremosi, sia correttori che ombretti, ottenendo in ogni caso una stesura molto comoda e precisa nel risultato finale.


Questi pennelli si lavano facilmente con acqua tiepida e sapone delicato, senza deformare le setole ma massaggiandole con delicatezza e sciacquando con acqua non troppo calda.


Il Mascara L.A.M. Extra Black si veste di una confezione specchiata, che in caso di emergenza può essere di aiuto per la stessa applicazione, e che contiene 10 ml di prodotto, con un PAO di 6 mesi. Lo scovolino non particolarmente paffuto rende piuttosto facile l'utilizzo a chi non ha ciglia  particolarmente lunghe, ma la struttura delle setole non rende l'effetto finale particolarmente intenso, mentre il colore risulta piuttosto intenso sulle ciglia.


Occorre effettuare diverse passate per ottenere un risultato più evidente, ma tengo a sottolineare che le mie ciglia sono piuttosto corte e poco folte. La durata di questo prodotto una volta applicato è discreta, ma dopo un periodo di tempo ragionevolmente lungo si toglie dalla lunghezza delle ciglia in piccoli pallini, che cadono sul resto del viso con un effetto piuttosto antiestetico, da evitare semplicemente rimuovendolo e riapplicandolo se necessario.


Si rimuove molto facilmente sciogliendosi con la sola acqua tiepida, o con uno struccante delicato, e non mi ha creato alcun problema durante l'applicazione o la rimozione, lasciandomi nel complesso soddisfatta pur non ottenendo risultati particolarmente sorprendenti.


Gli ombretti ricevuti sono sei in totale, contenuti ciascuno in confezioni che permettono la rimozione della cialdina metallica che contiene l'ombretto pressato, per poter poi trasferire quest'ultima nella palette più grande, magnetica, che ha contenuto comodamente tutti i colori.



Si tratta di ombretti certificati biologici CCPB, da applicare sia asciutti che bagnati, per un effetto modulabile, che può risultare sia più discreto che molto sofisticato.


I colori ricevuti sono:

N. 16  - Ottone shimmer (shimmer);
N. 15 - Duo Chrome Rosa Antico e Tortora (shimmer);
N. 14 - Marrone Freddo (matte);
N. 13 - Marsala (matte);
N. 12 - Pesca (matte);
N.11 - Giallo Banana (matte);

Ho trovato questi ombretti tutti estremamente scriventi, seppur con finish diversi, e non troppo volatili: aderiscono perfettamente alla palpebra anche da asciutti, soprattutto se si utilizza un primer occhi, e si sfumano perfettamente tra loro (io ho usato i pennelli di cui vi parlo in questa recensione).

I miei colori preferiti?
Sicuramente davvero particolari i due colori shimmer (n. 16 e 15), e splendido anche il numero 13, Marsala: a dire la verità non pensavo mi potesse stare bene, in quanto è una tonalità che temevo potesse dare l'impressione di occhio "malato", mentre intensifica davvero tanto lo sguardo, e con un colore più scuro nella piega nell'occhio crea profondità allo sguardo, che completo sempre con dell' eyeliner. E' possibile trovare l'inci di ciascuno di questi ombretti sul sito ufficiale dell'azienda, nelle schede tecniche di ciascun prodotto.

In questa foto ho utilizzato Marsala, sfumato con Marrone Freddo, e sule labbra il lipsticki n. 01, con la matita n. 35 abbinata.


L'ultimo prodotto di cui vi parlo è il Primer Loose Powder.
Si presenta come una polvere finissima bianca, che diventa trasparente a contatto con la pelle, in un barattolino da 3,5 gr con dosatore interno, per prelevare facilmente il prodotto.


Questa polvere, composta prevalentemente da mica, polvere di riso e amido di mais, permette più usi: opacizza perfettamente la pelle prima dell'utilizzo di ombretti, se applicato sulla palpebra; limita la lucidità della pelle sull'intero viso, utilizzandola come una normale cipria, e opacizza i rossetti sulle labbra (in questo caso consiglio l'utilizzo di pochissimo prodotto per volta, per distribuito, per evitare che la polvere si noti per contrasto di colore sulle labbra. Ho utilizzato questo prodotto più che altro sulle palpebre prima degli ombretti e come cipria sulla zona T: sulle labbra mi ha leggermente infastidito la sensazione, in quanto personalmente avverto la polvere, pur avendola applicata appunto in minima dove e soprattutto ben distribuita.
L'inci davvero semplice del prodotto la rende molto delicata sulla pelle e funzionale, perfetto sia sulle pelli più chiare, come la mia, che su quelle più scure, come ho potuto osservare anche da altre recensioni presenti sul web.


Ringrazio Purobio cosmetics per questo secondo invio e come sempre vi ricordo che la mia recensione è frutto di una prova personale con i prodotti, e dunque i pareri espressi sono soggettivi, come ogni recensione.

Mando un saluto a tutte voi, e vi ricordo che su Facebook in questi giorni avete la possibilità di vincere due set contenenti ciascuno una matita e un rossetto di questa azienda!


                                       Lalla



venerdì 2 dicembre 2016

Collaborazione VegUp: non solo make up!

Ciao a tutte ragazze, in questo articolo vi voglio parlare di un'azienda che ho conosciuto qualche tempo fa, e che ho poi avuto occasione di toccare con mano durante Sana 2016.
Sto parlando di Veg Up, un'azienda giovane, fresca, che unisce prodotti per la skin care al make up, e che in breve tempo ha catturato l'attenzione di diverse tra voi, tanto che più volte mi avete chiesto notizie su quanto provato, di cui vi parlo in questo articolo.
Ma prima di tutto, qualche breve informazione sull'azienda, di cui lascio QUA il link al sito ufficiale.
Veg Up nasce come linea dell'azienda Laboratoires BeWell, con sede a San Marino dal 2007. Solo nel 2014 nasce la linea make up di Veg Up, e nel 2016 vengono presentati (in concomitanza a Sana appunto) i prodotti di Skin Care.
Proprio per la giovanissima "età" di questa azienda troviamo non solo colori e texture molto attuali e ricercati, ma anche formulazioni che incarnano alla perfezione la ricerca del biologico che attualmente molte consumatrici prediligono.
Veg Up è infatti un'azienda vegana e certificata BDIH. L'attenzione di Veg Up è finalizzata, oltre alla produzione di cosmetici con INCI validi, anche all'attenzione per quel che riguarda il confezionamento degli stessi prodotti: vengono utilizzati infatti materiali e packaging in plastica riciclata e quanto più ecosostenibili possibili.

Ma vi mostro subito i prodotti che ho ricevuto e che ho avuto modo di provare per un periodo di tempo abbastanza lungo per potermi fare un'idea personale precisa in merito.
Vi ricordo che i prodotti Veg Up possono essere acquistati presso rivenditori del marchio e presso il sito stesso dell'azienda, con possibilità di pagare con bonifico bancario, contrassegno, paypal e Cartasì.



Il primo prodotto di cui vi parlo è il Liquid Lipstick n. 05 Tulip.
Si  tratta di un rossetto liquido contenuto in tubetto con applicatore , venduto al costo di euro 16,00 e disponibile in 7 diverse nuances.



La prima cosa che mi è saltata all'occhio, o meglio, al naso, è stato appunto l'odore di questo prodotto, piuttosto particolare e forte, che inizialmente mi ha un po' spaventata non tanto perchè sgradevole (ricorda infatti vagamente l'olio di argan come profumo, che personalmente trovo gradevole), ma piuttosto che le note olfattive sono piuttosto forti e temevo mi potessero infastidire in un prodotto simile. Usandolo ho poi appurato che il profumo una volta applicato si sente, ma non risulta fastidioso (anche se non svanisce completamente anche dopo diverso tempo dalla stesura). Si stende facilmente sulle labbra grazie all'applicatore tipico dei rossetti e liquidi e gloss, rivestendo le labbra di un colore davvero gradevole, abbastanza lucido ma che rimane molto elegante sia utilizzato da solo, che sopra un altro rossetto o matita. Altro uso che ho fatto di questo rossetto è stato quello di punto luce sulle labbra, sopra rossetti scuri di colore simile: applicando poco prodotto al centro delle labbra queste risultano subito illuminate, mantenendo comunque un finish non troppo lucido, grazie alla dose minima di prodotto. Il colore 05 Tulip è risultato sulle mie labbra piuttosto acceso, specialmente se usato sopra altri rossetti: non amo infatti usare questo prodotto da solo, in quanto qualora il prodotto si sposti, essendo cremoso, rivelerebbe le labbra sottostanti che nel mio caso sono piuttosto chiare. Inutile sottolineare che si tratta di un rossetto liquido, e non di una tinta: si strucca infatti facilmente con un dischetto di cotone e con uno struccante delicato.



La durata varia ovviamente in base a come si usa e alle attività che si svolgono nel frattempo: come ogni rossetto (soprattutto se liquido) il colore svanirà più facilmente mangiando, bevendo o baciando, ma il prodotto comunque si toglie dalle labbra in maniera piuttosto uniforme, caratteristica che lo rende portabile anche a distanza di diverso tempo dall'applicazione, senza doversi continuamente controllare le labbra: risulterà il colore meno acceso, ma non si toglie a chiazze come molti prodotti fanno.
Nel complesso è stato un prodotto che ho molto apprezzato e che senza dubbio consiglio non solo per la performance sulle labbra, ma anche come colore, in quanto anche se si tratta ovviamente di un parere soggettivo trovo che la tonalità Tulip sia veramente bella.

 Indossato sulle mie labbra.



Inci prodotto (dal sito VegUp):





Il secondo prodotto di cui vi parlo è della linea Face Care, nello specifico la Goji Day Cream, Crema base make up opacizzante ed elasticizzante.
Si tratta di un prodotto cremoso contenuto in un flacone da 50 ml, con dosatore, venduto al costo di euro 39,00.



La prima cosa che mi ha colpito del prodotto, ancor prima di provarlo, è stato il packaging: sia la confezione esterna di cartoncino, che lo stesso dispenser di plastica, sono rivestite di colori e particolari curatissimi, con un elenco inci chiaro e ben leggibile, così come le caratteristiche del prodotto.
Altro fattore che mi ha colpito è stato il profumo: la descrizione la indica come un prodotto con Pera Cocomerina, ed effettivamente le note olfattive ricordano molte diverse fragranze alla pera che ho avuto modo di usare per profumare creme e prodotti vari autoprodotti, ma decisamente più fresco.
Si tratta di un profumo delicatamente dolce, senza risultare stucchevole, che ho subito adorato: rimane sulle pelle in maniera non troppo persistente, rendendo comunque l'applicazione super piacevole. Il dispenser in particolare rilascia piccole quantità di prodotto per volta, limitando quindi lo spreco del prodotto, che tuttavia ho faticato inizialmente a dosare correttamente. Mi sono resa conto dopo qualche tempo di usare troppo prodotto, rendendo quindi difficoltosa la stesura della base successivamente, soprattutto se attendevo troppo poco tempo tra la stesura di questo prodotto e del correttore e/o fondotinta. Col tempo ho poi capito come muoversi: prelevo poco prodotto per volta, lavorando in piccole zone sulla pelle pulita: divido il viso in tre sezione (guancia sinistra, guancia destra, fronte, coprendo ovviamente anche il naso e il mento), massaggiando delicatamente la crema senza però farla assorbire completamente: preferisco infatti lasciare un leggerissimo strato di crema da far assorbire senza massaggio, dal momento che la pelle del mio viso è tendenzialmente secca, e dunque trae beneficio da questo passaggio. 


Successivamente l'applicazione del trucco risultava infatti molto piacevole per quel che riguarda la base, che proprio per la mia pelle secca trovavo spesso fastidiosa che antiestetica nel risultato finale. Non ho notato particolari miglioramenti in termini di potere potere opacizzanti, dal momento che normalmente non ho il problema di eccessiva produzione di sebo, mentre in termini di durata avverto la differenza sulla pelle in quanto il prodotto aderendo più facilmente tende a risultare meno antiestetico a distanza di diverso tempo dall'applicazione. nel mio caso notano questo soprattutto per quel che riguarda il fondotinta, che mi creava segni intorno al naso e nella piega accennato del mento, e che con un leggero strato di questa crema non si accumula più facilmente come prima.
La durata di questo prodotto è ottima anche intesa come dose: basta infatti davvero poco prodotto (almeno per la mia personale preferenza), per ottenere risultati soddisfacenti.

Vi lascio l'inci del prodotto direttamente dalla confezione dello stesso.



Ho trovato quindi entrambi i prodotti di questa marca davvero validi, pur nella loro diversità di genere, e ringrazio di cuore Paola di Giambattista, che ho avuto modo di conoscere a Sana dopo una prima chiacchierata via mail, in cui ho potuto apprezzare anche la grande professionalità del gruppo VegUp, che vi invito a seguire anche nelle loro uscite: proprio in questi giorni stanno ampliando la linea make up con bellissimi eyeliner dai colori davvero spettacolari, da cui senza dubbio mi farò tentare!

Ricordo inoltre che la recensione è frutto di una mia personale esperienza con i prodotti, ovviamente soggettiva, ma che sarò felice di ampliare qualora voi abbiate altre curiosità o dubbi in merito.

Un saluto a tutte!


                       Lalla