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lunedì 6 gennaio 2020

SaPoo Parentesi Bio

In un periodo in cui si parla tanto di cosmetici solidi... Lo faccio anche io! I più cinici parlano di moda, personalmente ritengo si tratti di maggiore consapevolezza. E se vogliamo chiamarla moda, facciamolo pure: la diffusione di cosmetici solidi è, a parere mio, una "moda" positiva se viene fatta da aziende attente ed etiche. La mia speranza, dunque, è che questi si diffondano sempre di più, in un'ottica di maggiore attenzione e consapevolezza.
A questo proposito oggi vorrei parlarvi di un prodotto molto particolare, ideato e prodotto da Sabina di Parentesi Bio. Il suo shampoo solido (o meglio, Cowash, come ora si presenta in etichetta), si chiama SaPoo, ed ha destato molta curiosità portando anche qualche dubbio durante l'utilizzo. Anche a me è successo, motivo per cui ho deciso di parlarvene. Se desiderate conoscere in maniera più approfondita il mondo Parentesi Bio vi lascio QUA il link al sito dell' azienda.


Come si presenta.
SaPoo ha un aspetto decisamente diverso rispetto alla maggior parte dei cosmetici solidi. L'imballaggio esterno si costituisce di sola carta, chiusa con l'etichetta identificativa in cui troviamo diverse indicazioni, da ampliare poi sul sito dell'azienda, grazie al QR Code presente su ogni prodotto Parentesi Bio. All'interno troviamo infatti due panetti rettangolari super profumati. Sabina ha infatti avuto un'accortezza semplice, ma a mio parere geniale: anzichè proporre un'unica tavoletta da 100 grammi ne ha proposte due da 50 grammi ciascuna. La superficie irregolare di questo shampoo solido, e la consistenza molto particolare che si avverte sotto alle dita grazie al calore prodotto dai polpastrelli rendono questo shampoo solido unico, difficile da descrivere. Il costo di SaPoo è di euro 9,90. 

Come si utilizza - come viene descritto
Le descrizioni sul sito dell'azienda forniscono anche questa volta una dettagliata panoramica degli impieghi possibili con SaPoo. Si tratta di un prodotto che, grazie al suo pH acido, si rivela indicato sia come lavaggio che come impacco, da utilizzare su ogni tipo di capello. Per la sua composizione Sabina indica però che potrebbe piacere maggiormente a chi ha capelli particolarmente secchi e stressati (anche da trattamenti chimici quali decolorazione), cute irritata, chi fa hennè e chi ha capelli ricci. In questo caso si può utilizzare SaPoo come un normale shampoo, sfregandolo da bagnato tra le mani o passandolo direttamente sui capelli.
Chi invece ha capelli lisci, grossi e poco porosi potrebbe non trovare particolarmente soddisfacente l'utilizzo, ma potrà comunque apprezzarlo come impacco pre shampoo, applicandolo generosamente su lunghezze e cute, e risciacquando accuratamente dopo circa 15-20 minuti. La presenza delle mucillagini rende infatti questo prodotto molto particolare anche nell'utilizzo.


Come l'ho utilizzato.
Ho messo in atto diversi utilizzi con questo prodotto, anche per via delle molte perplessità sopraggiunte durante l'utilizzo. L'ho impiegato come normale shampoo, con i capelli più o meno sporchi, sia utilizzando dopo un balsamo che evitando questo passaggio. L'ho usato anche come impacco preshampoo, sui capelli e sulla cute. Per un prodotto tanto particolare ho ritenuto opportuno non fermarmi al primo utilizzo e quindi impressione, ma sperimentare e avvicinarmi a tutti gli utilizzi possibili.

Cosa ne penso.
I prodotti per capelli ideati da Sabina raramente mi hanno deluso. Oserei dire quasi mai, seppur qualcuno mi abbia chiaramente convinto più di altri. Immaginate il mio stupore durante i primi utilizzi di SaPoo, in cui ho ottenuto risultati poco soddisfacenti! Ammetto di averlo utilizzato leggendo poco e male la scheda tecnica, muovendomi in base alle mie precedenti esperienze con prodotti solidi, senza tenere conto di un'importante differenza. SaPoo non è uno shampoo come tutti gli altri. Non contenendo tensioattivi non ha lo stesso potere lavante di un tradizionale shampoo. Va da sè che in caso di capelli particolarmente sporchi il risultato potrebbe deludere, e così successe. Dopo i primi lavaggi mi ritrovai i capelli senza forma, poco piacevoli al tatto, pesanti quasi come a seguito di un impacco oleoso mal risciacquato. Insomma, dei ricci ben diversi da quelli a cui sono abituata! Mi sono dunque fermata, e ho studiato meglio il prodotto. Nelle applicazioni successive ho avuto infatti cura di utilizzarlo in caso di capelli non particolarmente sporchi, o come intervallo tra uno shampoo tradizionale e l'altro. Dividendo la dose di Shampoo in due singoli panetti Sabina ha avuto un'idea semplice, ma funzionale: pur essendo i prodotti solidi meno delicati sotto al punto di vista della conservazione è pur vero che se vi è la possibilità è preferibile di gran lunga bagnare poco prodotto per volta. La prima metà l'ho utilizza così come proposta, mentre la seconda metà l'ho ridotta ulteriormente in più parti. L'uso di piccole porzioni non è particolarmente comodo ed ergonomico, ma comunque perfettamente gestibile, e che trovo possa essere davvero un'idea vincente in caso di viaggi.


La consistenza di SaPoo è chiaramente molto diversa rispetto ad uno shampoo solido tradizionale: non produce schiuma vera e propria, ma una sorta di cremina chiara, una schiumetta leggera facilmente prelevabile dal panetto, che si distribuisce agevolmente sulla cute, dopo aver insaponato le mani. Per la cute preferisco dunque questa tipologia di utilizzo, che solitamente impiego anche per le lunghezze, anche se talvolta per velocizzare i tempi passo direttamente la tavoletta sulle lunghezze. Da quando ho iniziato ad usarlo sui capelli meno sporchi non ho avvertito fastidio sulla cute (a patto di sciacquare bene ogni residuo), ma ho fatto comunque diverse prove, abbinando l'uso di altri prodotti dopo di questo. Dopo diversi impieghi posso dunque riassumere la mia esperienza per punti, a seconda degli utilizzi che ho messo in atto.
- Sui capelli molto sporchi, o usando SaPoo per più volte consecutive, l'effetto non mi ha affatto soddisfatto. Ho trovato il prodotto poco piacevole da utilizzare (durante il risciacquo per esempio i capelli mi sembravano più secchi del solito), e anche a lavaggio terminato avvertivo i ricci pesanti alla vista e quasi sporchi al tatto. 
- Sui capelli non particolarmente sporchi l'esperienza è stata decisamente più piacevole, pur dovendo stare molto attenta a sciacquare bene il prodotto, anche quando i capelli sembrano ben puliti. Soprattutto sulle radici infatti la sensazione era quella di non aver mai il cuoio capelluto ben deterso. Così come consigliato ho utilizzato quindi sulle cute Urca, e la sensazione si è un pochino attenuata. Si è sempre rivelato necessario utilizzare un balsamo dopo l'utilizzo, tenendolo in posa per un po' di tempo poi: dopo aver sciacquato SaPoo i miei capelli sono molto più secchi del solito.
- L'utilizzo che senza dubbio mi ha più soddisfatto è stato quello come impacco preshampoo, lasciando in posa SaPoo su cute e lunghezze per circa 30 minuti. In questo caso dopo aver lavato i capelli ho comunque dovuto utilizzare il balsamo, ma in quantità minore e più che altro per ammorbidire le lunghezze, in quanto i capelli risultavano già piuttosto districati.



L'inci.
Sabina ha da poco aggiornato l'etichetta di SaPoo presentandolo come Cowash e non come shampoo. Una scelta che trovo azzeccata e molto limpida. Come detto non sono infatti presenti tensioattivi: la sua composizione si costituisce di olio di oliva, idrossido di sodio (utilizzato per la creazione di sapone), gel di semi di lino (le cui mucillagini ne conferiscono il caratteristico aspetto e consistenza una volta bagnato), spirulina (ingrediente super amato da Sabina ed inserito in tante referenze), olio di cocco. Troviamo inoltre infine un condizionante e l'acido lattico.
Qualora voi desideriate provare uno shampoo solido (che contenga quindi tensioattivi in formulazione) vi segnalo che da poco Parentesi Bio ne ha lanciato uno, insieme ad un balsamo, che leggo essere molto più apprezzato di SaPoo, forse perchè meno particolare come formulazione.


E voi, avete provato questo prodotto, o le nuove referenze solide di Sabina?

SaPoo (così come le altre referenze di Parentesi Bio) è acquistabile sul sito dell'azienda e presso i rivenditori autorizzati: qualora voi desideriate acquistarli potete confrontare le caratteristiche dei vari ecommerce attraverso la piattaforma Ayouverde, che vi permette di risparmiare tempo durante questa ricerca. La trovate a QUESTO link, scaricabile anche come applicazione.

Al prossimo articolo!

                                           


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